SI ARRIVA A FINE GIUGNO
Fa un certo senso arrivare a questo, ma è necessario. Gravina, peraltro, non nasconde anche l’esigenza probabilmente di arrivare a dopo il 30 giugno «ovviamente con interventi del governo». Ma altre strade non ce ne sono. In realtà la Premier è più avanti: ha già votato il titolo al Liverpool nel caso di sospensione della stagione. E tutti sono d’accordo (i Reds hanno un tale vantaggio…). In Italia una sospensione porterebbe al caos.
Ed è improbabile che si parli oggi, tra i presidenti della A, dell’ipotesi estrema di stop alla stagione. «Teniamo in piedi anche le opzioni playoff e playout, vedremo dopo cosa si può fare». Su un punto Gravina ha pochi dubbi. Quasi autoritario: «Se il campionato dovesse riprendere a inizio maggio io, per il momento, lascerei perdere la questione allenamenti: Lasciamo stare i ragazzi a casa, devono recuperare energie fisiche e mentali. Lasciamoli con le loro famiglie, ne hanno bisogno e lo meritano».
L‘appello di Tommasi, il leader del sindacato calciatori è stato accolto. Non solo nessun allenamento, ma anche un no ai ritiri ipotizzati da Lotito e De Laurentiis che avrebbero preferito tenere Lazio (che è ferma da 22 giorni) e Napoli nei rispettivi centri tecnici, sotto continuo controllo medico. I due sono quasi sempre in sintonia: distanti solo quando c’è stato da fermare il campionato. Il Napoli si è detto favorevole, la Lazio no. Roberto Mancini, il ct della Nazionale è d’accordo: «In questo momento bisogna avere pazienza, la salute viene prima: credo che qualsiasi allenatore in un momento del genere preferisca tenere i suoi giocatori a casa, piuttosto che farli allenare» ha spiegato a Novantesimo minuto. Fonte: Il Mattino