«Cercheremo di arrivare alla fine di questo campionato perché è più giusto e corretto dare una definizione ai tanti investimenti e sacrifici delle nostre società». Gabriele Gravina non si nasconde. Ma dietro la speranza non c’è molto altro. Perché impossibile avere uno scenario preciso, alla luce della pandemia in corso.
Il piano A, quello che oggi i presidenti della Lega vareranno prevede lo stop agli allenamenti (quindi la resa di Lotito che ieri ha fermato anche quelli della Salernitana) almeno fino a Pasqua e un nuovo aggiornamento tra quindici giorni, quando – è l’augurio di tutti – è atteso un miglioramento dell’emergenza di Covid-19. Dunque, prima di maggio in campo non si torna. E questo nella migliore delle ipotesi.
D’altronde, Juventus, Inter, Samp, Verona, Fiorentina, Udinese e da ieri pure l’Atalanta sono in quarantena per due settimane. La discriminante legata all’Europeo non c’è più: le leghe metteranno domani spalle al muro Ceferin e la Uefa dovessero insistere nel non voler spostare Euro2020 di almeno un anno: perché negheranno, eventualmente, l’ok ai calciatori ad aggregarsi alle reciproche nazionali. Ma al muro contro muro non si dovrebbe arrivare, anche perché le principali federazioni nazionali sono sulla stessa linea. Fonte: Il Mattino