Il tutto al netto dei contratti tv: quelli sono validi fino al 2021, ma se il campionato non ripartirà e non si concluderà, cosa faranno Sky, Dazn e Img (che ha venduto i diritti per l’estero) con i soldi che devono versare? Nonostante clausole contrattuali a favore delle Leghe (A, B ecc) i broadcaster potrebbero chiedere comunque una riduzione proporzionale del corrispettivo. E’ noto che molti club traggano dai diritti tv linfa vitale per il loro sostentamento. Senza quei milioni…
Il ministro dello sport Spadafora, parlando a “L’Aria che tira” su La 7, ha detto parole significative: «Dire che il calcio si è fermato in ritardo mi sembra un eufemismo. La Lega Serie A non ha preso questa decisione in autonomia e non ha voluto assumersi le responsabilità preferendo aspettare il Governo solo per una questione economica: con la firma sul Dpcm, Lega e Sky non litigano su chi deve restituire i soldi a chi. Altre federazioni che non hanno quel giro di soldi non hanno aspettato a decretare lo stop». Il sistema calcio crea, direttamente o indirettamente, 98.000 posti di lavoro, oltre a contribuire con parecchi miliardi al fisco (1,2 solo nel 2017-18, 11,4 quelli versati negli ultimi 11 anni; 749 i milioni riavuti indietro nello stesso periodo attraverso il Coni). Ecco perché ora si aspetta una mano dal Governo. Fonte: CdS
Post successivo
Potrebbe piacerti anche