Riccardi: “Fuga da Milano? Un regalo al virus, giuste le porte chiuse”
Walter Riccardi, membro del consiglio esecutivo Oms, consigliere del ministro Speranza per il Coronavirus e consulente Coni ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo durante la trasmissione Punto Nuovo Sport Show: “Nella zona Lombardo-Veneta c’è ancora un incremento molto forte, allargandosi verso la parte alta dell’Emilia Romagna, Piemonte, Liguria e Marche. Nel resto d’Italia non c’è ancora la diffusione R2, dobbiamo cercare di evitare”.
Fuga da Milano? “Un regalo al virus, dandogli la possibilità di spostarsi da una parte all’altra del Paese non abbiamo fatto altro che agevolarne la diffusione. Le varie ordinanze sono state ricondotte ad un’unica ordinanza della Protezione Civile che ribadisce che i cittadini non devono allontanarsi dalle zone rosse e se lo fanno è esclusivamente per ragioni di assoluta urgenza, per il resto è affidato ai controlli da una parte e dall’altra al buon senso”.
“L’alternativa sarebbe bloccare il Paese. Questa è la misura più vicina a quella adottata in Cina, l’unica differenza è che lì è stato tutto affidato all’Esercito. Mi rendo conto che al Centro e Sud Italia la percezione sia distorta, ci vorrebbe senso di responsabilità, non bisognerebbe arrivare ad avere i militari in strada. Decisioni drastiche saranno necessarie se il virus si diffonderà anche nella parte basse d’Italia”.
Differenza tra influenza e Covid-19? “Nella prima fase sono decisamente identiche. C’è però un piccolo particolare: la congiuntivite è molto più frequente nei casi di Covid-19. Serie A? Abbiamo sostenuto fin dall’inizio che la concessione di far giocare a porte chiuse è giusta, nel momento in cui non pongano a rischio la salute di uno spettatore. Attività sportiva dei giovani? All’aperto si può fare, affinché non favoriscano la diffusione. Tutta la popolazione mondiale è suscettibile, nessuno è immune”.