IL RUOLO CHIAVE DEI CALCIATORI
Ma nella decisione che verrà presa domani pesa come un macigno la posizione dei calciatori. Tommasi spiega che non è una questione di paura. «Non si può e non si deve continuare a giocare. Non perché questa è la volontà dei calciatori. Non è questo il messaggio che deve passare con la richiesta di sciopero. Ma perché è la situazione che lo richiede, che ci chiede di cambiare il nostro modo di socializzare. Ma, se il calcio non si ferma, ci si può continuare a ritrovare nei locali per vedere le partite, creando nuove occasioni di contagio». Ma nessuno sciopero, sarebbe un paradosso per il numero 1 dell’Aic. «Anche perché sarebbe preoccupante se dovessero decidere i calciatori se si gioca o no». Ed è tutta la giornata che scorre così, con la Lega che accusa Spadafora e il ministro che replica. Oggi non è un altro giorno, purtroppo. Fonte: Il Mattino