Chioma bionda “altoatesina” mai dimenticata. Svolazzava in area di rigore e il più delle volte la metteva dentro, Stefan Schwoch. Il San Paolo lo ha applaudito per una stagione e mezza festeggiando la promozione in serie A nell’ estate 2000 (22 reti). Cinquant’anni e non si direbbe, considerandone la forma perfetta, l’ex attaccante azzurro è legato in mille modi alla città Molto singolare il motivo della visita di ieri di Stefan: un tatuaggio, per la precisione, eseguito a Marigliano presso lo studio di Costantino Sasso, un artista molto apprezzato dai calciatori (da Hysaj alla famiglia Insigne, passando per alcuni giocatori di Premier). Dopo aver concluso la carriera agonistica, e prima di cambiare completamente il proprio raggio d’azione professionale, Schwoch è stato anche direttore sportivo del Vicenza. Da due stagioni è commentatore televisivo.
CdS