CdS Campania – “UNA GABBIA PER LEO”. L’argentino incanta con un poker, ma il Napoli sa come fermarlo

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Il nuovo Napoli ha linee strette, un guardiano che si sistema dinnanzi alla difesa e in prossimità dei centrocampisti che gli stanno un passo avanti, e sarà in quella terra di nessuno, che poi in realtà appartiene a Messi e si espande, che fa disperatamente tentato di soffocare il talento d’un marziano. Demme è lo scudo protettivo, l’intelligenza viva da sistemare come sentinella di una favola: ci vorrà un radar, e l’orientamento, per deambulare nei pressi di un uomo che sembra sfugga persino alla legge di gravità. Il resto, se la pulce dovesse decidere di intrufolarsi da destra, rientrerà nelle competenze di Maksimovic e di Mario Rui, però anche di Zielinski, che dovrà abbassarsi; altrimenti, dall’altra parte, il confronto con l’ultima genialata rientrerà nelle disponibilità di Manolas e di Di Lorenzo, con il sostegno del centrocampista destinato a fungere da «parafulmine». Fonte: CdS

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