STORIA DA DIMENTICARE
Per questo gruppo, l’aspetto più complesso, è proprio quello di comprendere di esser dentro ad una lotta sporca, non quella nobile, fatta di colpi di fioretto, combattuta da tanti anni a questa parte. Guardando agli ultimi 12 anni, dopo venti giornate, mai il Napoli era andato così male, mai era stato così vicino alle secche della zona retrocessione, mai aveva conosciuto un andamento così negativo. Nel 2008-2009, nonostante l’avvicendamento Reja-Donadoni, erano 33 i punti messi a referto, 9 in più degli attuali, con una rosa con limiti molto più evidenti. 
Neppure nel 2011-2012, con Mazzarri alla guida e con 29 punti in 20 giornate, si toccò un livello così basso. Una proiezione, che a fine stagione, porterebbe il Napoli a piazzarsi tra il 15° ed il 16° posto, cancellando anche un’altra storia, quella dell’effetto San Paolo.
Nelle 10 gare giocate nell’impianto di Fuorigrotta, sono arrivati 11 punti, meno della metà di quelli conquistati, con appena 3 vittorie e 4 gare perse consecutive: non accadeva dalla stagione 97/98, tra aprile e maggio di quell’annata, la peggiore del Napoli in Serie A, che si chiuse con la retrocessione e con l’onta di chiudere un campionato all’ultimo posto, con appena 14 punti.
Tornando a questa stagione, ancora una volta, solo Genoa, Spal, Brescia e Lecce hanno fatto peggio del Napoli tra le mura amiche: solo guardando allo scorso anno, quando il San Paolo era ancora uno stadio amico, dopo 20 giornate ed 11 gare interne, gli azzurri erano imbattuti con 9 vittorie e due pareggi, senza conoscere il sapore della sconfitta. Fonte: Il Mattino