Nel calcio moderno si tende allargare il gioco. Guardiola ne ha fatto un mantra, perché sfruttare l’ampiezza del campo ti consente di trovare spazi che altrove rischieresti di intasare. Ecco perché nel secondo decennio del terzo millennio gli esterni (o ali) sono ritornati di gran moda. Certo, ognuno poi ha il suo modo interpretare il ruolo, di farlo suo e di renderlo più personale, ma sta di fatto che se hai una buona gamba, sei rapido nel dribbling e vedi anche la porta non c’è male, al 90% il tuo allenatore ti suggerirà di partire dalla fascia.
PERCORSO LUNGO
Dal punto di vista della zona preferita, quindi, Lorenzo Insigne e Federico Chiesa si assomigliano molto. Entrambi sono cresciuti nel settore giovanile della squadra per la quale giocano oggi: ovvero Napoli e Fiorentina, motivo per il quale giocano da sempre con la necessità di emergere come leader dentro e fuori dal campo. Una differenza però c’è, prima di esplodere e diventare anche il capitano degli azzurri, Lorenzo Insigne ha dovuto fare un po’ di gavetta tra Serie C (Foggia) e Serie B (Pescara), percorso svolto sotto un tutor d’eccezione come Zeman. Non la stessa cosa per Federico, che da quel 20 agosto 2016 ad oggi ha vestito solo e unicamente la maglia viola della Fiorentina. Fonte: Il Mattino