Aldo Serena sull’ attacco azzurro: “Se non si ha la mente libera…”

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Aldo Serena in serie A ha giocato con Torino e Juve, Inter e Milan, segnando in carriera 115 gol. Fortissimo di testa, uno di quello che aveva il fiuto del gol, analizza i problemi offensivi di questa stagione del Napoli. «Sta segnando meno rispetto all’anno scorso, questo è vero, ma direi che è una questione di equilibrio generale. Sulla bilancia vanno messi gli errori degli attaccanti ma allo stesso tempo pesano quelli dei difensori e dei portieri, come quelli dei centrocampisti. Quando le cose non vanno bene è un discorso generale perché è tutta la squadra che perde fiducia».

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Quindi, gli attaccanti segnano meno perché hanno meno fiducia? «Questo sicuramente perché per gli attaccanti avere fiducia nelle giocate è un aspetto fondamentale per far gol. Bisogna avere la mente libera quando calci verso la porta, questo non è un mistero. La stagione era partita bene, contro il Liverpool al San Paolo vidi un grandissimo Napoli: sembrava il punto di partenza per una stagione molto interessante, invece ha preso una piega completamente diversa»

Milik 7 gol in 10 partite prosegue tra alti e bassi: un passo indietro evidente il suo contro la Lazio? «Milik è un punto fermo del progetto Napoli, da quello che ho capito invece Llorente potrebbe anche andare via a gennaio. Il club azzurro punta moltissimo sull’attaccante polacco: secondo me è completo ma permetterlo nelle migliori condizioni per segnare va servito in un certo modo».

Cioè in che modo? «Bisogna dargli il pallone con i tempi giusti, sul suo primo movimento,con i cross dal fondo. Poi è chiaro che anche lui ha commesso degli errori in fase conclusiva ma se viene servito con immediatezza può incidere sicuramente di più».

Insigne è stato il migliore con la Lazio,ha costretto tre volte Strakosha a grandi interventi ma non riesce a sbloccarsi: come spiega questo suo lungo digiuno? «Al San Paolo è stato il più contestato e il più fischiato e anche se lui ha sempre mostrato di avere carattere non è facile reagire subito al meglio.Ma ora sta crescendo e uno come lui è fondamentale per il Napoli: ora occorrerebbe un suo gol decisivo in casa,magari in una sfida decisiva,per riaccendere il pubblico e ricevere l’abbraccio dei tifosi che possa sbloccarlo in maniera definitiva».

Quanto si sentita l’assenza di Mertens? «Tanto, sarebbe molto importante un suo rientro contro la Fiorentina perché la sua assenza si è sicuramente avvertita.Negli ultimi anni ha segnato tantissimi gol entrando nella storia del Napoli, la sua capacità di andare in verticale è decisiva per le giocate offensive del Napoli».

Come spiega i tanti problemi che sta avendo Lozano? «Con un problema di ambientamento, è difficile entrare subito forte in un campionato diverso, soprattutto uno molto difficile come quello italiano.Per lui è solo una questione di tempo».

Il 4-3-3 di Gattuso è il sistema di gioco migliore per gli attaccanti azzurri abituati a questo modulo per i tre anni con Sarri? «Numericamente il modulo è lo stesso ma ovviamente ci sono delle differenze nell’applicazione: sicuramente gli attaccanti del Napoli per quelle che sono le loro caratteristiche possono fare bene nel 4-3-3».

Fonte: Il Mattino

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