La parabola di Arek. Che dopo aver fronteggiato in due riprese l’immancabile maledizione annuale – questa volta una tendinite al pube -, gode ora di ottima salute. E di una salutare aurea realizzativa: 10 griffe d’autore tra il campionato (9 gettoni) e la Champions (3), e l’alloro del miglior attaccante del Napoli sulla testa. Con tanto di record del club: con la tripletta realizzata in coppa con il Genk nella notte dell’esonero di Ancelotti, infatti, Milik è diventato il primo giocatore della storia azzurra a calare un tris nella competizione. Champagne. E mica soltanto questo: tra i signori capaci di realizzare almeno 7 reti nei cinque massimi campionati europei, lui è l’unico ad esserci riuscito in meno di 10 partite. Primato. Da spiegare con tanto di dettagli: perché di questa decina sono 8 le presenze collezionate da titolare; e poi perché il Settebello è arrivato in sette gare precise. Cinque consecutive (6 reti), pausa con il Sassuolo e poi il ritorno con l’Inter.Fonte: CdS