Carlo Ancelotti lo ha provato (e riprovato) come play, come giocatore che costruisse il gioco del Napoli. Non un vero regista, ma uno che si facesse scaricare il pallone dai centrali per poi verticalizzare il gioco. Piotr Zielinski si è calato nella parte, ha abbandonato il ruolo di mezzala, ha abbassato il suo baricentro rispetto alla posizione di trequartista occupata in Nazionale, per virare in un punto del terreno di gioco mai occupato in precedenza. In questa posizione del 4-4-2, molto più vicino alla propria area di rigore che a quella avversaria, ha avuto anche compiti difensivi più stringenti: il solo gol realizzato in stagione a fronte di un minutaggio cospicuo e con la presenza (da titolare o subentrato) in campo in 22 delle 23 gare giocate finora dal Napoli in stagione.
Fonte: Il Mattino