Mica bastano due partite per convincersi delle qualità d’un calciatore! E Sander Berg, ventidue anni a febbraio, ha, infatti, sfruttato i suoi centottanta minuti di Champions League che gli azzurri hanno incrociato con il Genk per aggiungere ulteriori indicazioni alle relazioni del Napoli, che da un bel po’ s’era messo in testa di coglierne gli eventuali margini di miglioramento. La struttura fisica, per cominciare, è rilevante, e si sposa anche con la necessità di aggiungere centimetri e muscoli ad una zona che altrimenti rischierebbe di ritrovarsi penalizzata: ma questo è un particolare, dal quale non si giudica un giocatore. Berg ha il passo solenne ed anche una visione che viene ritenuta idonea per tentare di scorgere le linee di passaggio nell’affollata terra di mezzo; però, e questa sa di controindicazione, non è né la cifra (ormai i classici trenta milioni di euro), né il rischio di doversi confrontare con il Liverpool (che si è presentato in Belgio) a frenare Giuntoli: il Napoli ha bisogno di un regista a impatto immediato e con una buona dose d’esperienza nel proprio curriculum vitae. Ci saranno riflessioni ad oltranza su quest’aspetto non secondario. Fonte: CdS