“Lo sportivo prima e dopo l’influenza stagionale”

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Svariati studi scientifici hanno dimostrato che svolgere una moderata attività fisica costante nel tempo stimoli il sistema metabolico e quello immunitario, contribuendo alla prevenzione delle malattie stagionali. Il miglioramento delle difese immunitarie riguarda chiunque pratichi un’attività sportiva, sia a livello amatoriale che agonistico.

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Il corretto svolgimento di un’attività fisica adeguata alle proprie caratteristiche personali ha chiaramente un impatto positivo sulla forma fisica in generale, consente di scaricare la tensione dovuta all’accumulo dello stress quotidiano e garantisce una certa forma di controllo del sistema immunologico. Nel caso delle influenze stagionali, dovute alla diffusione di specifici virus che si propagano soprattutto durante la nostra stagione fredda, un individuo accusa i sintomi che tutti conosciamo perché le sue difese non sono sufficienti per tenere a bada la carica virale: il vaccino ha proprio la funzione di preparare le difese immunitarie al contrasto di virus, un po’ quello che avviene con il rinforzo del sistema immunitario per via delle attività fisiche.

Si può dire che i benefici dell’esercizio fisico aiutino a contrastare i malanni di stagione in un modo simile ad un farmaco propriamente detto, per mezzo della loro capacità di essere immunostimolanti. Ma come si diceva è fondamentale che l’intensità e la frequenza dell’esercizio siano calibrate sulle potenzialità dell’organismo, altrimenti avrà l’effetto contrario di causare stress psicofisico ed indebolire la protezione immunitaria. 

Ogni considerazione parte dal presupposto che il soggetto sia in buona salute, altrimenti si raccomanda assolutamente di azzerare l’attività agonistica: proprio perché l’atleta professionista deve riuscire a garantire performance di altissimo livello ha bisogno di risparmiare ogni energia fisica e mentale per un recupero totale nel più breve tempo possibile, senza ignorare ciò che comporta a livello economico e contrattuale un periodo di riposo; gli sportivi di un certo livello sono testimonial di brand che puntano su di loro per quello che rappresentano con il buon gioco, ma anche e soprattutto per la loro funzione di esibizione di un determinato marchio agli occhi del proprio vasto pubblico di appassionati di quel settore sportivo. A questo si deve aggiungere il dovuto riguardo della muscolatura in rapporto anche alle condizioni ambientali perché, soprattutto nella stagione fredda, giocare in un ruolo apparentemente meno impegnativo come quello in una porta di calcio presuppone prontezza a sopportare le sollecitazioni improvvise evitando infortuni.

Quindi se si avverte un leggero fastidio al naso oppure alla gola, tanto per fare un esempio, è possibile allenarsi ugualmente con le dovute cautele: in certi casi, se il malessere è piuttosto superficiale, l’esercizio potrebbe attenuare o addirittura far sparire i sintomi di lieve entità. Se, invece, la condizione fosse più seria è essenziale attendere il recupero totale sospendendo ogni attività sportiva.

Un altro alleato fondamentale è la corretta alimentazione, adeguata al dispendio energetico, al metabolismo basale ed alle ritmo di vita che si sta conducendo affinché il fisico abbia sempre il giusto apporto calorico indispensabile per la vita cellulare. Un esempio sono calciatori come quando Koulibaly veniva sballottato fra un impegno e l’altro, non riuscendo a garantire sempre ottime prestazioni.

Foto: skeeze / Pixabay

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