Insigne non giocava contro Ancelotti, ma contro se stesso

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Insigne non giocava contro Ancelotti, come taluni avevano sottolineato dopo l’esonero di Carlo martedì: sta giocando contro se stesso e quel talento che potrebbe portare la squadra fuori dalle secche. Vive la peggiore stagione azzurra, proprio adesso che è diventato un intoccabile in Nazionale (ma certe prestazioni faranno riflettere il ct Mancini in chiave Europei). Il vigore che ha mostrato guidando la rivolta del 5 novembre contro De Laurentiis e il ritiro lo faccia vedere anche in campo. Provi ad essere un trascinatore in campo, non solo nei discorsi a Castel Volturno, e più lucido sotto porta. Se ha spalle larghe, lo dimostri nel periodo più complicato di una squadra che non ha un’identità e riesce a giocare bene per pochi minuti in una partita. C’è una parte della tifoseria che non stima Lorenzo, però non c’è un ambiente che gli gioca contro a prescindere dalle prestazioni. Non si senta una vittima, rialzi la testa e non si limiti ai tocchi di fino: il pallone lo butti in porta.
Fonte: Il Mattino

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