ESCLUSIVA – R. Pinna (att. Cittadella Ladies): “Serietà e ambizione, i motivi del mio sì”
All'interno l'intervista all'attaccante del Cittadella Ladies Granata
Il calcio femminile è arrivato ad un punto di svolta per il passaggio al professionismo, nel frattempo si guarda al calcio giocato dove la serie A e la cadetteria stanno offrendo partite spettacolari. In serie B da segnalare oltre al Napoli femminile anche il successo del Cittadella in rimonta contro la Roma femminile. Di questo ma non solo ilnapolionline.com ha intervistato l’attaccante Romina Pinna.
Domenica hai esordito in campionato e la squadra ha battuto la Roma femminile. Che partita è stata contro le capitoline? “La sfida con la Roma è stata una partita difficile perché loro sono una squadra molto fisica e giocano sopratutto palle alte ,e per noi che privilegiamo il fraseggio è stato complicato, però alla fine credo che pur andando in svantaggio abbiamo meritato di vincere” .
Cosa ti ha spinto ad accettare la nuova avventura nel Cittadella Ladies Granata? “Mi ha spinto a venire a Cittadella perché sono stata voluta e mi apprezzano come giocatrice , poi qua si respira aria di serenità e si fanno cose semplici ma fatte bene . Il progetto che circonda la squadra è ambizioso e mi piacciono le sfide”.
Dopo anni che hai giocato in serie A, da un paio di stagioni in serie B, dove può arrivare in campionato il Cittadella? “È una squadra molto giovane , quindi è una squadra che può migliorare tanto , affrontiamo partita dopo partita , poi si vedrà ora dobbiamo risalire la classica”.
Il calcio femminile in Italia sta lentamente arrivando al professionismo. Secondo te siamo alla vostra definitiva svolta? “Finalmente direi , il professionismo è una cosa che meritiamo e che tutte le calciatrici e tutti gli sport al femminile dovrebbero avere già da anni”.
Domenica affronterete il Perugia, che tipo di sfida ti aspetti nella gara contro le umbre? “Anche se ultima il Perugia , non bisogna sottovalutare l’avversario , noi sicuramente andiamo lì per vincere e imporre il nostro gioco”.
Fonte: Foto Nicolò Meneghetti
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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