C’è uno staff che è al lavoro e che deve fornire risposte per innesti immediati, per fronteggiare quella emergenza che è emersa nelle pieghe d’un quadrimestre con varie luci e moltissime ombre: a sinistra ormai c’è un solo «fluidificante», ed è Mario Rui, come riporta il CdS, che ha bisogno di un interprete a vocazione naturale, avendo ormai Ghoulam lasciato vacante il ruolo. Poi andrà cercato un centrocampista di ampie vedute, versatile, interdittore e semmai anche ideatore, un uomo al quale consegnare le chiavi del Napoli.
ADDIO
La Cina chiama e, dovesse farlo seriamente e anche tempestivamente, il Napoli risponderà e libererà Callejon e Mertens, ma non a parametro zero: questa è un’ipotesi percorribile soltanto in estate, a contratto scaduto, ma adesso, come per Hamsik nella passata stagione, bisognerà presentarsi con un’offerta. Ma Callejon e Mertens saluteranno, lo faranno portando con sé i ricordi meravigliosi dei loro sette anni, un idillio che non si sgretolerà dinnanzi a questo finale inaspettato e malinconico. E poi toccherà agli altri…
RIFONDAZIONE
Koulibaly varrà sempre e mai meno dei 108 milioni di sterline che a luglio il Manchester United aveva messo sul tavolo: si ripartirà da quella cifra, senza che ci sia la possibilità di sconti eccessivi, sapendo anzi che anche il City – nonostante lo sgarbo subito per Jorgino – è intenzionato a sondare il terreno, per cogliere le reazioni di De Laurentiis. E Allan, che invece a gennaio 2019 valeva 80 milioni, verrà considerato secondo le indicazioni del mercato e resterà comunque sedotto dall’idea del Psg, che sta lì, osserva.
Ma s’ammaineranno anche la bandiere, se nasceranno le condizioni irrealizzate dell’ultima estate, quella nella quale Insigne ha avuto consapevolezza delle difficoltà di trovare una collocazione ritenuta idonea alle proprie aspirazioni e sufficientemente ricca da poter assecondare il suo ingaggio da cinque milioni netti: il futuro è un’incognita però lo «scugnizzo», in quanto tale, sa che esista la possibilità di doversi congedare, senza che poi nessuno, né lui e né il Napoli, si strappino seriamente i capelli. Il contratto di Hysaj va in scadenza nel giugno del 2021, per evitare di perderlo conviene concentrarsi subito, nel prossimo semestre.
FABIAN D’ORO
Ma poi bisognerà anche valutare chi e come si scatenerà intorno a Fabian Ruiz, l’enfant-prodige che negli ultimi mesi si è lasciato andare ed ha vissuto la sua crisi personale: i trenta milioni pagati un anno e mezzo sono già cresciuti e sufficientemente moltiplicati e il Napoli non si sottrarrà alle sollecitazioni, né a quelle del Real Madrid e del Barcellona, neanche a quelle del Manchester City che sta nell’ombra e aspetta. E’ stato bello…
La Redazione