Ancelotti: “Se il Napoli avesse contattato Gattuso farebbe parte del gioco!”

Il tecnico del Napoli parla dei possibili contatti tra De Laurentiis e nuovi allenatori

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Ci sono le regole non scritte di questo mondo che Ancelotti ha attraversato e conosce: c’è stata una telefonata con Allegri, che ha chiacchierato con Adl e gli ha spiegato i motivi della sua scelta di vita, cioè aspettare giugno e poi decidere; ce n’è stata un’altra con Spalletti ed è rimasta lì, come una esplorazione doverosa; e ieri c’è stato col contatto con Jorge Mendes, che è vicino a Gattuso, ed ha spiegato: il desiderio è indiscutibile, però solo in presenza di un’idea che non sia semestrale. Ma il Napoli non è solo a rovistare tra i propri pensieri: c’è anche la Fiorentina che lo fa ed ha messo Gattuso in cima alla personalissima lista. E’ tutto normalissimo, persino chiaro, e Ancelotti non si sottrae, come riporta il Corriere dello Sport, mascherando una sofferenza che è umana e legittima e spargendo un sorriso. «Se Rino parlasse o avesse parlato con il Napoli farebbe parte del gioco. E tra l’altro lui per me è un fratello. Ma non gli ho chiesto, né gli chiederò se ciò è accaduto. Io credo in De Laurentiis, che mi ribadisce la propria fiducia. E aggiungo: mai pensato di dimettermi, mi sono sempre sentito coinvolto nel progetto e stavolta lo sono anche di più».

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Lo è al termine di una partita persino «scioccante» (e che non sia un eufemismo), con quarantacinque minuti che Ancelotti descrive impietosamente: «Squadra lenta ed involuta, apatica e senza idee. Anche preoccupata. Ma ci serve una scintilla, anche se la ripresa è stato un incoraggiante segnale che resta: però noi dobbiamo svoltare e martedì sera abbiamo la partita con il Genk e servono tutte le forze per passare il turno».  

La Redazione

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