E LA SECONDA
Se la ricorda, certo, chi vive intorno al Napoli, la volta in cui, ed era l’8 aprile del 2015, sempre la Lazio a scatenare il caos, con l’1-0 al San Paolo che valeva la qualificazione alla finale di coppa Italia e De Laurentiis, apparentemente sereno, che avvia ritiro e silenzio stampa, perché è giusto che i calciatori ritrovino la tranquillità perduta in una «città rapace e tentatrice». Non piacque a Benitez, quella scelta, ma ormai il divorzio era scritto e non certo sulla sabbia. E dalla mareggiata venne fuori un filotto di successi in campionato, ma innanzitutto il blitz in Europa League, nei quarti, a Wolfsburg per 4-1 contro una squadra niente male, nella quale c’erano, così per dirne qualcuno, Perisic e De Bruyne, Luiz Gustavo e Schürrle. Però s’era aperta ormai una crepa, e pareva la più grossa di sempre. Enorme da sospettare che il Napoli fosse finito in un gigantesco buco nero. Come adesso, ma mica peggio di adesso.
Fonte: CdS