In 15 anni di Napoli questa è forse la crisi peggiore

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In quindici anni poche crisi vere: ecco due momenti topici

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1 – DeLa e Reja: urla nello spogliatoio;

2 – Poi la pace con Benitez la rottura sempre per un ritiro: all’allenatore spagnolo non andò giù la scelta della società: a fine stagione ci fu il divorzio.

E quando si spengono le luci, nell’ombra può sempre nascondere un filo d’ira, il nervo che salta, la rabbia che esplode: e non sempre. Si sa, le porte degli spogliatoi riescono a contenere i segreti, che sfilano via nelle tenebre. Quindici anni per accorgersi che questa, non c’è verso, sia la «crisi» più imponente, più vera, più preoccupante dell’era De Laurentiis. Il crocevia tra il benessere assoluto di una epoca resa bella dalle due coppe Italia, dalla Supercoppa, da uno status europeo ormai riconosciuto ad altissimi livelli, e la paura d’essere fagocitati dall’oblio d’una classifica anestetizzante, senza più scudetto da lambire, con il terrore di ritrovarsi pure fuori da un sogno che si chiama Champions. Quindici anni da ripercorrere, attraverso la memoria, per scoprire che poi, in fin dei conti, qualcosa è successo, capita persino nelle più aristocratiche famiglia, ma allora si scorgeva un futuro mentre adesso, maledizione, pare quasi che non ci sia più un domani, mentre invece restano ancora sei mesi da affrontare e un ottavo di Champions da conquistare e (almeno) un quarto posto da afferrare e poi la coppa Italia. E se non è vita questa…

Fonte: CdS

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