A ‘Punto Nuovo Sport Show’, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Marek Kozminski, vice presidente della Federcalcio Polacca: “Quella del Napoli è una situazione molto complessa, particolare e difficile per l’ambiente napoletano. Ci sono stati episodi poco piacevoli, con gente arrabbiata e tensioni tra presidente e calciatori. Poi, abbiamo visto i problemi extra-calcistici, con i furti in casa di Allan e quello in macchina di Zielinski. Queste sono cose al di fuori del calcio vero. Spero che tutto l’ambiente si rassereni. Milik e Zielinski? Sicuramente sono turbati da questa situazione, e non solo. Sono in attesa dei rinnovi contrattuali che sono fermi da un anno. Vogliono rimanere a Napoli, ma non è facile esprimersi quando c’è questa atmosfera di dubbio. Per un calciatore è importante avere certezze per il proprio futuro. Qui in ritiro, però, abbiamo trovato due ragazzi sorridenti e vogliosi di giocare. Infortunio Milik? Nei prossimi giorni si capirà meglio, tra oggi e domani vedremo se sarà in grado di giocare nel weekend. Poi mi auguro che il ragazzo abbia terminato con la sfortuna. Negli ultimi anni ha subito tanti infortuni, merita un po’ di pace. Che consigli darei a Piotr e Arek? E’ difficile darli senza conoscere i dettagli della situazione. Quello che sta accadendo a Napoli è un po’ fuori dal normale, sono professionisti e grandi giocatori abituati a stare nei club importanti e sono in attesa di una decisione. Entrambi aspettano da tempo il rinnovo e spero soprattutto che la situazione si risolva per Zielinski che è un ragazzo molto sensibile. Almeno da un anno c’è questa storia del suo prolungamento e del suo adeguamento contrattuale, speriamo si arrivi ad una decisione il prima possibile. Anche se un po’ turbati i ragazzi sono vogliosi di riscattarsi in Nazionale. Se la Polonia sia contenta del lavoro fatto dal Napoli con Milik e Zielinski? E’ una domanda complessa. La società ha contribuito molto alla loro crescita, rendendoli due giocatori importanti. A prescindere, però, Arek e Piotr hanno qualità per incidere molto di più in Nazionale. Da loro ci si aspetta di più, non dobbiamo nasconderci. Arek qui è un po’ sacrificato, perché in attacco abbiamo grande abbondanza, ma due-tre anni fa era determinante per noi e ha tutto per tornare ad esserlo”.