Se conosci appena un po’ Maurizio Sarri, eviti di scandalizzarti dopo la vicenda Ronaldo. Perché Sarri è sempre stato così: diretto, direttissimo, sincero, un Frecciarossa, dritto per dritto se deve dire una cosa (in faccia). Oppure se deve prendere una decisione. Ci sono quattro o cinque esempi, più o meno recenti.
INSIGNE E HIGUAIN
Gli insofferenti appartengono a qualsiasi club. Gli insofferenti più hanno un nome, un blasone, più vanno in tilt quando devono lasciare in corso d’opera. Bergamo, gennaio 2018: Insigne viene sostituito, il Napoli vince quella partita, ma il ragazzo è nervoso e si becca uno “zitto e siediti”. Higuain nella stagione dei record, i famosi 36 gol, storia del 2015-2016: a ogni cambio uno sguardo lanciato al cielo, non è aria. Il dettaglio durante una tra le tante partite del Napoli: il Pipita capisce che tocca a lui, incrocia Sarri e stringe la mano soltanto a Gabbiadini, l’attaccante destinato a subentrare. Nel bel mezzo dell’avventura con il Chelsea, storia recente, lo lascia in panchina in nome di Giroud che offre un rendimento migliore. Nella rifinitura di Baku, prima della finale di Europa League, l’Higuain più nervoso degli ultimi mesi. Nessun ripensamento, Giroud titolare e decisivo la notte dopo contro l’Arsenal.
Fonte: CdS