Razzismo, Sacchi accusa: “Calcio riflesso di una società corrotta e retrogada”
Ex ct: "Ultrà spesso ingaggiati da club, con benestare politici"
Parole al veleno quelle pronunciate da Arrigo Sacchi, ex ct degli azzurri ed allenatore del Milan, ai microfoni di Radio Capital, all’indomani del caso di razzismo su Balotelli a Verona. “Il calcio è il riflesso della vita sociale, della storia e della civiltà di un paese. Non scordiamoci che questo è uno dei paesi più corrotti d’Europa, in cui ci sono 4-5 mafie e in cui si cercano sempre scorciatoie per vincere. È un paese che disconosce regole e valori. Mi devono spiegare perché – ha aggiunto Sacchi, rispondendo a una domanda sul via libera di Salvini da ministro al ritorno delle trasferte dei tifosi – le curve sono porti franchi, buone per prender voti… E’ una gara di opportunismo”. “Io da Verona uscii tra le monetine, ricordo i cori contro Baresi – ha detto -. Dico questo, perché molti ultrà sono stati ingaggiati dai club. Sono organizzati in modo delinquenziale. Succede di tutto, con il benestare di tutti. Anche dei politici. Come i mass media hanno paura di perdere audience, i politici hanno paura di perdere voti”.