Troppe partite uguali, Ancelotti: «Non si può essere così pigri»

Il tecnico del Napoli non ha digerito la prova incolore della fase difensiva

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Ci sono troppe partite eguali e tuttavia diverse, persino la stessa ha varie identità: sette conclusioni dal ventottesimo al quarantacinquesimo di Roma-Napoli, cioè dal rigore parato di Meret all’intervallo; e poi dal libro bianco di un pomeriggio che ha introdotto in una specie di incubo, altre annotazioni sparse, tra cui una: «Non si può essere così pigri». E nella fase difensiva ma anche in quella offensiva, nella metà campo e anche in attacco, nell’atteggiamento di una squadra che non può essere il Napoli, né quello di Ancelotti, come riporta il Corriere dello Sport, perché altre cose sono state sussurrate, ripetutamente, andando a saccheggiare il vocabolario di un allenatore che ha vinto ovunque e vorrebbe farlo ancora, perché ci crede, almeno lui ancora sì, nonostante la realtà induca al pessimismo cosmico. 

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La Redazione

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