Una pazza giornata, una sequenza d’immagini, dei minuti «deliranti». Napoli/Atalanta. Una richiesta d’aiuto, un cartellino rosso sventagliato sotto al naso. «Carlo, andiamo a parlare». Cristiano Giuntoli ha provato a spargere gocce di camomilla in uno spogliatoio rovente come una fornace. Ancelotti, ma non solo lui, un allenatore in genere, in cinquanta anni di calcio, può avere anche una preparazione tecnica sul regolamento dettagliatissima, oppure arricchirla, confrontandosi immediatamente con chi sa di norme, di leggi e di Var, di tesi e di teorie e là dentro, nello stanzone dove ci sono Giacomelli, i suoi assistenti, il quarto uomo e gli «addetti» alla tecnologia, si può adesso provare a discutere e confrontarsi con chi ha arbitrato la partita, con chi si è assunto (o non è riuscito a farlo) responsabilità che pesano come una pietra tombale su Napoli-Atalanta, trasformata in un nano secondo da una (non) scelta. Però a disquisire, e a lungo, è il signor Luca Banti, 45 anni, ex arbitro, Video Assistant Referee che stavolta non assiste, ma interviene e stupisce Ancelotti. «Ma scusa, perché parli tu? Non è stato lui a dirigere la gara…?». Erano otto amici al Var….
CdS