MODELLO AMERICANO
Rapidamente è diventato idolo in patria e non solo. Primo allenatore americano a guidare una squadra in Champions, primo allenatore americano a vincere una gara di Champions, e anche primo americano a mettere paura al Liverpool sul campo di Anfield. Al termine di quella partita – persa dal suo Salisburgo per 4-3 – la stella inglese del Borussia Dortmund Sancho ha twittato con convinzione: «Jesse Marsch, the American Klopp» (Jesse Marsch il Klopp americano), per esaltarne il gioco ma anche la presenza scenica in campo. Ecco, perché l’allenatore del Salisburgo è uno che non smette un attimo di incitare i suoi, ama parlare con i ragazzi anche per ore e i suoi argomenti preferiti sono mentalità, leaderschip e crescita. Ha preso in mano una squadra sventrata dal mercato estivo e ha plasmato un gruppo giovanissimo le cui stelle Haland e Szoboszlai non raggiungono nemmeno 40 anni in due. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: 12 vittorie, 2 pareggi e appena una sconfitta contro il Liverpool in Champions ad Anfield. A parte l’ultimo pareggio 1-1 contro lo Sturm Graz, la squadra non ha mai segnato meno di 2 reti a partita e in Champions ha un ruolino che dice 9 gol fatti e 6 subiti. Insomma: difficile annoiarsi quando gioca il Salisburgo di Marsch, l’uomo venuto in Europa con l’obiettivo di trovare l’America.
Fonte: Il Mattino