Jesse Marsch sulle tracce del suo mentore Bob Bradley

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Tutto, infatti, andava secondo i piani scritti dal suo mentore: Bob Bradley, quel, Bradley che ha guidato la panchina degli Stati Uniti dal 2006 al 2013. Lui è stato il primo americano ad allenare in Europa e Jesse Marsch non voleva essere da meno. Ecco perché quando il suo nome è stato accostato alla panchina degli States ha fatto capire di non sentirsi pronto, di dover prima svolgere un periodo di aggiornamento in Europa per poi tornare con la consapevolezza dei propri mezzi. Il percorso per step è arrivato al terzo gradino. Da vice di Rangnik al Lipsa (gli faceva da secondo, da addetto al recupero degli infortunati e da analista degli avversari), in estate è passato al ruolo di primo allenatore del Salisburgo, ennesima tappa all’interno della famiglia Red Bull.

Fonte: Il Mattino

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