Altro nodo, Lozano stenta  la strada è lunga

Il messicano ancora in difficoltà ad entrare negli schemi del Napoli

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Non si paga cinquanta milioni di euro un contropiede, alla prima giornata, toccata e poi fuga da se stesso, dalla proprio esuberanza tecnica e atletica rimasta impigliata nelle baruffe classiche che uno straniero deve affrontare quando atterra in un Paese nuovo: allenamenti diversi, necessità di ambientamento, difficoltà con la lingua e con le abitudini. Ma ci sta, succede, è capitato persino ai Grandissimi e Hirving Lozano, che nella categoria vorrebbe accedere e numeri ne avrebbe perché ciò si verifichi, può almeno aggregarsi al nutrito elenco di «vittime eccellenti» del praticantato. Lozano, lo saprà anche lui, è il calciatore che ha richiesto il maggiore investimento nei novantatré anni di storia del Napoli, e magari anche questo può essere un peso da sopportare nel processo di integrazione tecnico-tattica, che prevede anche la capacità di apprendere un calcio fuori dalle proprie consuetudini, non sempre o forse anzi raramente a sinistra, nel tridente, da dove gli piace attaccare. Gli è stato più semplice calarsi dal Messico al Psv, sei reti nelle prime sei apparizioni: ora ha scoperto cosa significhi «difendere all’italiana», quanta cura ci sia nei raddoppi, quanto sia complesso e tortuoso il percorso per arrivare in porta o almeno per recuperare se stesso. S’è portato appresso i riflessi di un incidente, che ha reso precaria anche la preparazione: però la strada è lunga. Fonte: CdS

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