Cento milioni (ma se volete, facciamo anche centocinquanta, come sulla clausola) che languono, lasciando che il testone ciondoli, in assenza di un perché. Non è mica semplice vivere sempre sul K2, ma dev’essere successo qualcosa, a quella altitudine, perché il secondo indizio s’avvicina alla prova che ci sia in atto una piccolissima e però percettibile crisi d’identità, eredità scottante di un’estate «rovinosa», trascorsa ad elaborare la delusione per la sconfitta nella finale di Coppa d’Africa (vista dalla tribuna da squalificato), poi ingigantita un’autorete d’una perfidia impareggiabile – al 92′ e nella madre di tutte le partite – e infine rilanciata da quel finale hot contro il Cagliari, nel quale il «dolore» per la sconfitta gli sarà almeno pari a quella per l’espulsione e ad una squalifica che può bruciargli qualche altra partita.
Fonte: CdS