Una storia oltremodo travagliata quella del tedesco, vittima in principio di notevoli esitazioni su di un trasferimento (in azzurro) già ratificato nel gennaio 2018, per poi incappare nella rottura del tendine d’Achille a fine giugno, allorché la querelle con se stesso s’era definitivamente ricomposta. L’esterno di Düsseldorf è riuscito a fare comunque di necessità virtù, risalendo la china con ostinazione, sino a convincere Ancelotti. Il tecnico l’ha restituito al campo gradatamente, e gli ultimi due mesi di Amin (545 minuti in toto) erano stati degni di nota: tre gol, altrettanti assist e una finestra finalmente spalancata sul futuro (azzurro). Fonte: Cds