E’ la novità con più impatto. Anche se, catalogarla come nuova regola, è anacronistico. Già dallo scorso anno, tutti gli interventi dei difensori con le braccia/mani in posizione non consona, scomposta, venivano puniti con il calcio di rigore. Allora però erano solo indicazioni che venivano impartite dal designatore Rizzoli di volta in volta durante i raduni. Adesso, invece, c’è anche la ceralacca dell’Ifab. Per come sono state spiegate nella circolare numero uno, quella che viene rilasciata da parte dell’Organo Tecnico (ancora una volta facente capo ad Alfredo Trentalange), sarà praticamente sempre punibile il braccio largo, in posizione non naturale, o ancora sopra l’altezza delle spalle, anche con pallone da distanza ravvicinata. In caso contrario (braccia o mani vicine al corpo) spetterà all’arbitro valutare l’intenzionalità (e non più la volontarietà). Ovviamente, tutti annullati i gol realizzati con un tocco di braccio/mano anche se palesemente involontari (buoni invece gli autogol della stessa natura).
Fonte Cds
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