Nel cuore dell’impianto saranno previste ben 12 palestre, verranno sostituiti i cupolini per evitare che piova dentro lo stadio. Inoltre la copertura verrà messa in sicurezza con l’aggiunta di circa 1 milioni di bulloni. Motivo per cui sembra essere tornato il sereno tra il patron azzurro e il Comune, nonostante la firma sulla convenzione del San Paolo non sia ancora arrivata da parte di De Laurentiis. La dead-line era il 17 luglio ma per il momento ADL sembra in altre faccende affaccendato. Entro il 15 settembre (prima gara casalinga del Napoli contro la Sampdoria) dovrebbe essere tutto ultimato, e le carte dovrebbero essere tutte a posto.
IL CONTENZIOSO AZZURRO
Motivo per cui il numero uno azzurro è atteso alla firma, come trapela da Palazzo San Giacomo, altrimenti si arriverebbe a procedere in Tribunale. La SSC Napoli è già stata diffidata a pagare 2 milioni di euro al Comune. Ovviamente questa è l‘ipotesi più estrema, trapela ottimismo affinché svolte le pratiche legate al calciomercato De Laurentiis firmi la convenzione. Il patto prevede il pagamento dei 2 milioni di euro, in quanto secondo il regolamento chi non è in regola con i pagamenti verso l’amministrazione non può avere nessun rapporto con la stessa. A firma avvenuta il patron partenopeo avrà la gestione del San Paolo fino al 2028, con un canone annuo da 850 mila euro (al netto della pubblicità che dovrà essere pagata all’inizio della stagione agonistica).