de Giovanni, la grande idea: “Wanda, Mauro, Napoli è il posto per ricominciare”
Proseguendo dalla prima parte della lettera di De Giovanni ad Icardi e Wanda Nara (Clicca qui per leggerla)
Ricominciare da Napoli «La soluzione migliore, di sicuro. Una piazza come Napoli è estremamente adatta all’amore, perché di amore vive. Un rapporto come quello tra Mauro e Wanda troverebbe il terreno ideale. Siamo una grande capitale del Sud del mondo, come Buenos Aires. Siamo di natura la scelta giusta in Italia per un sudamericano. Ecco, questo scriverei a Icardi e alla signora Nara se fossi loro amico. Considerate le ultime sette od otto stagioni di Higuain. Quali sono state quelle migliori, le più significative? Al loro posto mi farei una domanda e mi darei una risposta. Ancora: senza scomodare esempi antichi, penserei a Cavani. E paragonerei il suo periodo napoletano con il passato a Palermo e con il presente altrove. Grande campione allora come adesso, grandi successi, ma dov’è stato personalmente gratificato come da noi? Neppure a Parigi, immagino. Ecco, ritengo che Napoli per Icardi sia la scelta perfetta, da un punto di vista ambientale, e Icardi per Napoli idem, da un punto di vista passionale. Per entrambi, un lunghissimo salto in avanti».
Che porterebbe dove? «Se Icardi riuscisse a vincere a Napoli, trent’anni dopo l’ultimo scudetto, entrerebbe nel patrimonio culturale di una città. Da leader. Non riesco a immaginare di meglio».
Il problema, forse, è che gli Icardi si sentono milanesi. «Napoli è una grande città. Ci sono ovviamente posti in cui è difficile vivere, però resta una realtà in rapida crescita, che può offrire a una famiglia un contesto di altissimo profilo. Quindi torno a scrivere agli Icardi, come se fossi un amico: consiglio fortemente questa soluzione. Io appartengo a un fortunato range di napoletani che potrebbero permettersi di andar via. Non ci penso neppure. Sono felice di quanto può offrire la mia città. E come me la pensano tanti splendidi campioni, a partire da Mertens».
Anche Maradona sembrava perfettamente a suo agio, in una città peraltro diversa da quella di oggi. «Molto diversa. Al posto di Icardi sarei preoccupato se Napoli fosse ancora quella, un luogo che abbracciava a morte i propri idoli. Adesso gli Icardi non dovrebbero starsene chiusi in casa, potrebbero validamente interfacciarsi con la parte migliore della città. Napoli con la globalizzazione non è più il paradiso pericoloso di prima, offre anche ai bambini un patrimonio culturale che non è secondo né a quello di Milano né a quello di Roma o Torino».
Meglio Icardi a Napoli o Higuain a Roma? «Entrambi potrebbero trovarsi bene. Ma il progetto tecnico del Napoli non mi sembra paragonabile a quello della Roma, in questo momento. Napoli offre prospettive più elevate a un giocatore fortissimo di ventisei anni. Quando dico che il matrimonio tra il Napoli e Icardi s’ha da fare non lo dico né da cittadino di Napoli né da tifoso. Lo dico da appassionato che ama il calcio italiano».
Fonte: Cds