ESCLUSIVA – M. Lunardi (att. Torino femm.): “La passione per il calcio? Merito della mia famiglia”

0

Con il mondiale femminile terminato, successo degli Stati Uniti sull’Olanda, il calcio femminile si interroga sul futuro del movimento in rosa. In Italia soprattutto c’è l’auspicio che si possa dare seguito alle prestazione delle azzurre. Ilnapolionline.com ha intervistato il neo acquisto del Torino Michela Lunardi.

Factory della Comunicazione

Come nasce la tua passione per il calcio? “La mia passione per questa disciplina me l’ha trasmessa mia padre e anche i miei fratelli più grandi. Ho iniziato con loro a tirare i primi calci al pallone. A sette anni giocai con la squadra locale dei maschi e infine a 11 anni mi trasferii all’Azalee”.

Cosa ti ha convinto ad accettare il progetto del Torino femminile? “Mi ha convinto sin dal primo momento il progetto del club granata. Senza dimenticare un aspetto non da sottovalutare che loro credono molto nelle giovani. Questo aspetto mi ha convinto ancora di più a dire di sì in maniera definitiva”.

Prima di indossare la maglia del Torino, in quali altre squadre hai militato in passato? “Ho iniziato a giocare con la maglia delle Azalee. A seguire nel Tredate, poi nel Cortefranca e infine di nuovo nelle Azalee, prima di accettare la nuova esperienza nel Torino femminile dove darò tutta me stessa per non deludere le aspettative del club granata”.

Nel tuo ruolo quali sono stati da sempre i tuoi idoli? “In ambito maschile sicuramente Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese ha tutto, forza fisica, senso del gol e poi è un leader. In campo femminile Melania Gabbiadini, lei è una delle icone del movimento in rosa e l’ammiro sia in campo e fuori dal terreno di gioco”.

L’ottimo mondiale in Francia da parte dell’Italia del c.t. Bertolini, è un buon viatico per il movimento femminile? “Le azzurre hanno reso fiero l’intero movimento, giocando con il cuore e mostrando anche una buona tecnica. La strada ovviamente è ancora lunga, mi auguro che le istituzioni facciano il passo decisivo per rendere il nostro movimento a livello delle squadre internazionali”.

 

 

 

 

 

 

Intervista a cura di Alessandro Sacco

RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.