Damiani “pazzo” di Pepè e di Icardi, ne parla al Cds
Nicolas Pépé, rapido come il mercato esploso attorno a lui. Lo conosce bene, perché esperto di calcio francese, l’ex attaccante azzurro e operatore di mercato Oscar Damiani, la cui fotografia è fedele al talento di un ragazzo che ha tantissimi pregi e orizzonti di crescita inesplorati:
«Pépé è molto forte, ho solo un dubbio: riuscirà ad adattarsi al calcio italiano?Una curiosità esclusivamente tattica, legata alle sue peculiarità. Sarebbe interessante scoprirlo, il Napoli proverà a spuntarla perché – ricorda Damiani – «su di lui ci sono tanti club e dunque, dato che costa tanto, bisogna fare bene i conti».
Pépé ha segnato 22 gol col Lilla nell’ultimo campionato, in Ligue 1, a cui aggiungere 11 assist e sprint che gli appartengono: «Perché la sua principale qualità è proprio questa: la progressione. Pépé – racconta Damiani – è un esterno d’attacco che, nel 4-2-3-1 di Ancelotti, può giocare sia a destra che a sinistra. Ha leve lunghe, è capace di sfuggire gli avversari, risulta imprendibile nell’uno contro uno. Fisicamente è messo bene, segna tanto e può ancora crescere».
Ma Pépé, secondo Damiani, ha bisogno di spazi per esaltarsi, adora i contropiedi e potrebbe soffrire, almeno inizialmente, la tattica italiana: «Il mio è semplicemente un dubbio. Lui è velocissimo in campo aperto e in Italia andrebbe a confrontarsi in un campionato diverso, con difese spesso chiuse. Ma le sue qualità sono fuori discussione».
Il futuro è in bilico: «Molti giocatori provenienti dalla Ligue 1 preferiscono ripartire dall’Inghilterra o dalla Germania. Vedremo…».
Si può crescere partendo dall’esterno ma anche ritrovandosi, al centro dell’area, un attaccante come Mauro Icardi, una punta che vive per il gol e che avrebbe voglia di tornare a nutrirsene: «Icardi è un attaccante che ha bisogno di una squadra che lo supporti ed è per questo – spiega Damiani – che lo vedrei benissimo nel Napoli. Tra Insigne, Mertens e Callejon, la squadra di Ancelotti ha esterni veloci che gli permetterebbero di avere numerose occasioni a partita. Icardi non è un attaccante che dribbla o che va in porta da solo ma sono convinto abbia ancora margini di crescita. E, ripeto, il Napoli sarebbe la squadra perfetta per ripartire». Fonte: Cds