Ha soltanto vent’anni ed è in grande evoluzione: un jolly talentuoso che ha portato il club azzurro a bussare dal Rosario Central.
Dev’essere andata così, quando gli “inviati speciali” del Napoli sono atterrati in Argentina, sono andati a guardare un po’ di partite – su precise indicazioni – e hanno scovato nel Rosario Central, il club della città in cui è nato Messi, un diavoletto che si chiama Maximiliano Lovera, venti anni appena compiuti, come conferma il CdS, una trentina di presenze complessive e una evoluzione che l’ha trasformato da attaccante classico di destra, un’ala come si diceva una volta, in un jolly capace di fare varie cose, non soltanto stupire, come puntualmente gli è riuscito in Coppa Libertadores. Il Napoli ha una Filosofia, non ne è mai uscito, l’ha sostenuta, l’ha esaltata attraverso i trenta milioni di investimento dell’estate scorsa per Fabian Ruiz, divenuto in dodici mesi un top player, e ora la insegue ancora, silenziosamente e nell’ombra, cercando di arrivare prima con lo sguardo dove gli altri non arrivano.