A scanso di equivoci, meglio precisare: dev’essere stata una vocina della coscienza o forse l’eco che si è diffusa dopo alcune (libere?) interpretazioni, deve essere stata la voglia matta di far chiarezza, una volta di più, e sgomberare il campo da eventuali malintesi o magari niente di tutto ciò, è stato semplicemente un pensiero depurato di qualsiasi possibile enigma. «Io resto a Napoli». Questi sono brividi caldi, che Napoli accoglie con gusto, nell’afa di una giornata nella quale qualche goccia di sudore s’è avvertita, in mattinata, dopo la traduzione del pensiero di Kalidou Koulibaly: «Io sono del Napoli e sono contento di esserlo, poi però vedremo». Ecco: si fa in fretta a deambulare tra i sentieri misteriosi del mercato e ci può stare che l’allerta K2 sia scattata, secondo il Corriere dello Sport, quando s’è avuto sentore di una ambigua «lettura» social….
La Redazione