MONDIALE FEMMINILE – I. Mauro: “La Cina? Troveremo il modo di batterla”
Le azzurre si preparano al match degli ottavi contro la Cina
L’Italia del c.t. Milena Bertolini oggi ha ripreso gli allenamenti a Montpellier in vista della sfida di martedì alle ore 18,00 contro la Cina, sfida valevole per gli ottavi di finale dei mondiali in Francia. Le asiatiche hanno ottenuto 4 punti con la sconfitta di misura contro la Germania, il successo contro il Sud Africa e il pari contro la Spagna. In conferenza stampa è intervenuta l’attaccante delle azzurre Ilaria Mauro. “Hanno segnato Barbara, Aurora e Cristiana, ovviamente mi farebbe molto piacere fare gol nella prossima partita, ma siamo un gruppo talmente unito che non conta chi gioca e chi segna. L’importante è dare il 100% in allenamento, poi la Ct decide chi mandare in campo e ce lo comunica solo poche ore prima dell’inizio della partita. Io tendo a proteggere palla mi piace ‘fare la guerra’. Giacinti è molto veloce e, come ha fatto al Milan sfruttando i lanci di Giugliano, segna molti gol in contropiede. Sabatino invece è un Inzaghi dell’area di rigore. La Cina è un’avversaria molto ostica nel girone ha giocato tre partite molto buone. Sono piccoline e molto rapide: queste squadre ci mettono sempre in difficoltà, ma troveremo il modo di batterle. Siamo molto concentrate, andare ai Quarti sarebbe una cosa ‘allucinante. Ho iniziato a giocare sulla fascia destra perché ero molto magra e correvo tanto, mi sembrava di volare. Poi al Tavagnacco sono diventata una punta centrale e da lì è cambiato tutto”. L’esperienza in Germania dopo l’Europeo del 2013 l’ha fatta crescere dentro e fuori dal campo: “Ho giocato lì per tre anni. Allora c’era una grossa differenza con il calcio italiano, ho faticato ma è un’esperienza che rifarei. In Germania ho capito come ci si allena da professioniste. Non realizzo ancora il fatto di aver passato il turno. Erano vent’anni che l’Italia mancava dal Mondiale e non pensavo di fare così bene come squadra. Ci sono dei grandissimi numeri, non avrei mai pensato. Ogni giorno sento i miei genitori e mi dicono che in Italia c’è un’attenzione pazzesca. Si sono accorti tutti di noi”.
La Redazione