Ad accogliere Sarri non sono più di una ventina di tifosi. Non è amato, per il momento, esattamente come Allegri, Ancelotti, Ranieri, Delneri e tanti altri. Però, nessun livore. Torino lo accoglie con indifferenza. Si concede, Sarri, anche delle libertà impossibili a Napoli: fuma, chiacchiera con lo staff. In pochi lo fermano, in pochissimi gli chiedono una foto. L’impressione è che, almeno all’inizio, sarà facile cancellare il ricordo di Allegri. Ma fino a un certo punto: Sarri sa bene che i tifosi della Juventus sono abituati a vincere ed è evidente che a maggio la ricca sala dei trofei dovrà aprirsi come avviene da otto anni a questa parte. Altrimenti, il paragone col suo predecessore sarà spietato. Ieri ha trascorso il pomeriggio nel nuovo quartier generale del club, alla Continassa. Una nuova mega struttura che sorge a pochi metri dallo Stadium: una enorme riqualificazione urbanistica di un’area che era marginale a Torino. Cerca casa ma senza fretta: sarà la signora Marina a decidere per lui. Sopralluogo previsto il 7 luglio, quando tornerà qui con il suo staff.
Fonte: Il Mattino