A marzo l’ultima chiamata tra maestro e allievo, chiacchierando è nata l’idea di portarlo a Napoli

I retroscena della trattativa Napoli-James Rodriguez con Ancelotti sullo sfondo

0

Poi, si sa, le coincidenze sono le cicatrici del destino, come ha scritto Zafon, e in Baviera, da quando se ne è andato il «suo» maestro, nulla è rimasto come prima: ha giocato sempre di meno (quest’anno ventotto gare complessive, venti in Bundesliga, e comunque sette gol e sei assist) ma quando è andato via, per tornare al Real Madrid, ha comunque ricevuto il grato riconoscimento d’un club che ne ha sottolineato l’impegno e l’estro. Però Ancelotti era già ripiombato nella sua vita, intorno a marzo, con una di quelle telefonate – è un dettaglio su chi abbia composto il numero – che racchiudono semplicemente affetto e non hanno altre aspirazioni, né interessi: però va così ovunque, anche nel calcio, e chiacchierando e interrogandosi, ecco nascere la prospettiva Napoli, la possibilità di pensarci, una riflessione da tenere per sé, aspettando che intanto un soffio di vento indirizzi le proprie vite e le lasci incrociare magari sul lungomare Caracciolo, laddove passeggiava il niño de oro potrebbe sfilare il niño bueno (ecco, questo gli piace di più). 

Factory della Comunicazione

La Redazione

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.