E’ intervenuto ai microfoni di Radio CRC, nel corso della trasmissione “Un Calcio Alla Radio”, il giornalista Paolo De Paola: “Sono napoletano e sono in una battaglia di civiltà. E’ un argomento molto vasto, dico soltanto che uno dei motivi che mi ha spinto ad andare via da Napoli è stato proprio questo. Una grande parte del popolo napoletano non ha niente a che vedere con chi convive. Purtroppo si adattano ad una condizione fuori dal normale. C’è speranza se il bene comune viene considerato un bene proprio. Si ha a disposizione una città così bella, ma l’incuria nasce proprio dall’assenza di senso civico. A Napoli manca la creazione della bellezza urbanistica e la manutenzione. E’ una delle città più abbandonata a se stessa. Manutenzione vuol dire seguire ciò che si costruisce ed installare una dovuta sorveglianza. Quando si va in altri posti, emerge la genialità, la qualità. Faccio esperienza sulla mia pelle: trovandomi in altri luoghi, registro determinati comportamenti e tornando in città questi comportamenti mancano. Napoli va considerato una città normale, capisco l’indignazione, ma consideriamo Napoli una città normale, anche nel rispetto di determinate regole. In seguito a delle esortazioni, giunte da più parti, ho visto il presidente sbilanciarsi sul mercato. Ilicic mi sembra un’ottima pedina, così fa uscire il Napoli da quel modus operandi che lo porta a prendere sempre giocatori giovani. L’antagonista principale con il cambio in panchina si è fortificato, sembra un paradosso, ma è così. Dopo 5 scudetti, dal nuovo allenatore, si pretende una conferma. La Juventus si riarma di motivazioni, magari se fosse rimasto Allegri, sarebbe stato un po’ più spento. Potrebbe essere un’arma a doppio taglio, si potrebbe creare una stagione di assestamento, il Napoli potrebbe approfittarne. Il Napoli deve uscire dalla mentalità secondo posto. I tifosi vogliono lo scudetto”.
A cura di Emilio Quintieri