Le regole della SSC Napoli nella scelta dei prezzi dei biglietti

Il club azzurro ha tre fasce per stabilire i prezzi dei biglietti

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Il Napoli ha una sua regola, come riportano le pagine del CdS, espressa nel tempo e ripetutamente, per fissare i prezzi delle proprie partite in campionato: ne esistono di prima, di seconda e infine di terza fascia, variano dunque secondo l’importanza dei match e il fascino degli avversari, hanno picchi – con la Juventus dai 110 euro della Posillipo ai 40 euro per le curve – e poi s’inabissano verso quella soglia popolare che quest’anno è stata varcata per le sfide con il Chievo, con il Frosinone, con l’Empoli, ma pure con Udinese, Genoa e Sassuolo scandite, quasi come una filastrocca, da quel «35, 25, 18, 12» ormai mandate a memoria. E le curve, ovvio, venivano offerte a 12 euro. Napoli-Cagliari appartiene – apparteneva, apparterebbe – a questa tipologia di serate, pur con il rispetto che si deve a un club che ha fatto la storia negli anni ‘70, ma De Laurentiis ha impresso una sterzata che in realtà è un’impennata e ha riveduto la tendenza: 65 per la Posillipo, 50 per la Nisida, 40 per i Distinti, 30 per le Curve.

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La Redazione

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