Il problema, in quegli anni, fu il rapporto con l’allenatore. E gravò anche sulla conquista del secondo titolo. Salvatore Bagni ne parla nella sua autobiografia. Ci furono momenti di tensione e si arrivò al comunicato degli azzurri contro Bianchi. «Squadra molto unita» ma fino a un certo punto, perché quattro giocatori, interpellati dal presidente Ferlaino, cambiarono versione e dissero che non appoggiavano Bagni e gli altri nella campagna anti-allenatore. «Nel lasso di tempo tra il comunicato e la risposta alla convocazione la società ha contattato ogni giocatore e, credo, qualcuno è stato anche intimorito. Nell’incontro con Ferlaino alcuni hanno cominciato a dire che non erano d’accordo con la proposta di mandare via Bianchi. I no alla fine sono stati quattro. Ricordo che mi sono alzato e ho rivolto loro delle parole forti. Vi meno tutti e quattro. Non voglio fare nomi, ma ho visto calciatori che piangevano, perché sapevano di averci fatto un torto. Sono ancora amico di quei quattro, li ho perdonati».
Il Mattino