Chi si aspettava il turnover in quel di Chievo è rimasto alquanto stupito. In campo tutti i migliori e cambiamento in attacco. Callejon ed Insigne sugli esterni e Milik e Mertens coppia avanzata. Esperimento riuscito, anche se l’attaccante polacco a volte si ritrova lì nel mezzo un po’ troppo solo, ma che, con forza e tenacia, il gol lo trova con un bel sinistro da lontano. Qualche dubbio ancora, invece, sulla ripresa completa di Lorenzo Insigne: sul Corriere dello Sport si legge:
“Insigne se ne va invece in salita, pennellando fuori dalla tela, ricamando nel superfluo, con un impatto che non entusiasma, qualche eccesso e un Chievo che non ha opposizione, né contenuti per «verificare» la consistenza difensiva: ma il Napoli fa un paio di cose, per esempio blinda il secondo posto, poi si dà un tono diverso, nella espressione tattica, nella evoluzione tecnica, nell’atteggiamento che può rappresentare una variabile per stupire l’Arsenal. Ancelotti lo vuole alternativo, che corra in avanti, che smetta di essere frenato, che abbia un obiettivo frontale e per il quale ha ridisegnato la propria Idea, ora proiettata in quell’Europa che pare un miraggio ma rimane lì, a portata di capolavoro”.