Nonostante un contratto piuttosto lungo, la porta di Insigne non è affatto chiusa. Legittimo e normale, come la reazione delusa e arrabbiata che ciò può scatenare nei tifosi. Il suo desiderio di vincere, significa mea culpa? Cioè…è anche colpa sua se il Napoli non è riuscito a interrompere l’egemonia della Juventus? La verità è che Insigne non è indifferente ai (fanta) progetti di Mino Raiola: ma è altrettanto vero che quella che lui definisce “offerta irrinunciabile” non pare ci sia stata. E non si sa se ci sarà. Lui, ovviamente, qualora arrivasse, ci penserebbe molto prima di rinunciare. Dall’ altro lato, però, ci sono i tifosi. Quelli che da un capitano si aspettano altre parole. Magari tutto questo parlare, l’intervista rilasciata in questo momento, vuole solo essere una strategia del buon Raiola per ottenere un nuovo prolungamento del contratto con il Napoli a cifre maggiori rispetto all’ingaggio attuale. Una storia che, in certi momenti, assume toni grotteschi. Lui aspetta di trovarsi davanti all’ irrinunciabile, De Laurentiis attende che qualcuno davvero offra quegli 80-100 milioni che crede siano la valutazione di Insigne. Ma per quelle cifre devi andare oltre 13 gol in 34 partite e devi puntare all’ Europa League. Fosse solo per mettersi in mostra.
Il Mattino