Non per tutti, solo per Mertens. Quello che è successo l’altra sera allo stadio, allo spettatore disattento può apparire “normale”, ma non lo è affatto. Per il falso nueve belga, sono centodue gol in maglia azzurra, spalmati in sei anni, in queste vite diverse vissute qua, all’ombra del san Paolo, camera con vista da Palazzo Donn’Anna, e un monumento di simpatia per uno scugnizzo chiamato «Ciro». Ci sono voluti poco meno di tre mesi, per accorgersi che Napoli è rimasta insensibile dinnanzi a quella crisi d’astinenza o forse no, l’ha sofferta quasi quanto Mertens, perché al gol il boato è stato travolgente e poi dopo quel coro, «Cirooooo, Ciroooo», modulandolo alla «Diegoooo, Diegooooo», ha semplicemente voluto ribadire un antico sentimento che nessuna crisi o crisetta potrà mai alterare…Quel coro, fatto e cantato in quel modo, non è per tutti. E’ per Mertens. Semplicemente perchè se l’è meritato. Perchè Ciro è Ciro. Anche se un poco fiammingo…
Fonte: CdS