ESCLUSIVA – E. Cammaroto (ag. Fifa): “I rinnovi? Situazione fluida in casa Napoli. Si andrà all’estero per la nuova punta”
All'interno le parole dell'agente Fifa
Mentre il Napoli pensa al campo dove si gioca tutto nel return-match di Europa League contro il Salisburgo, il club azzurro si guarda attorno per fissare i prossimi obiettivi di mercato. Senza dimenticare i rinnovi che sono argomento di discussione in città. Questo e non solo ilnapolionline.com ne ha parlato con l’agente Fifa Emanuele Cammaroto anche sul momento del calcio italiano.
Da Maksimovic a Zielinski, passando a Callejon, secondo te a che punto è la situazione dei rinnovi in casa Napoli? “Come ho detto nelle scorse settimane sono situazione fluide per i calciatori da te detti. Quella più vicina al sì definitivo è Maksimovic, dove stanno limando gli ultimi dettagli. Siamo a buon punto anche per Milik e credo che si troverà una situazione anche per Zielinski. Su Albiol ad esempio Ancelotti sarebbe per tenerlo un altro anno in azzurro, ma visto le sue condizioni fisiche si valuterà nei prossimi mesi. Infine Callejon, il mister vuole che resti, penso che ci sarà il rinnovo e probabilmente sarà biennale”.
Lo sfogo a fine gara di Lorenzo Insigne nel match contro il Sassuolo come lo interpreti? “Detto che quando le critiche sono eccessive, dico che non è giusto nei confronti dei calciatori stessi, perché ci vuole equilibrio, vorrei fare una precisazione su Insigne. Credo che da lui ci si attende sempre che possa fare il definitivo salto di qualità e quest’anno non è stato sempre costante nel rendimento. Io seguirei con molta attenzione il triangolo Insigne-Lozano-Raiola perché può capitare di tutto”.
In vista del return-match contro il Salisburgo come hai visto Luperto nel ruolo di difensore centrale? “Io sono stato tra quelli che ha sempre creduto nelle potenzialità del giocatore. Non ha avuto molte chance per giocare titolare, ma quando è stato chiamato in causa ha dato sempre il suo contributo. Sono ottimista in vista di giovedì perché credo che Luperto darà le risposte che Ancelotti attende da lui”.
Ti vorrei chiedere per il prossimo mercato estivo tu quale tipo di attaccanti pensi che il Napoli andrà come profilo? “La mia sensazione è quella che non si cercherà un’alternativa a Milik ma uno che lo affianca nel reparto offensivo. Uno che probabilmente andrà via è Dries Mertens, il belga ormai è alla fine del suo ciclo a Napoli e penso che verrà ceduto. Un altro che non sta convincendo Ancelotti e Simone Verdi, non sta dando le garanzie che da lui ci si attendeva. I nomi? Ci sarebbero Immobile, Cutrone e Belotti ma sono profili che non stuzzicano i partenopei. La punta del Torino costa tanto ed è ipervalutato, Cutrone è intrigante ma non convince fino in fondo e infine Immobile. E’ forte come centravanti ma ha 29 anni e non credo che sia un profilo adatto al club di De Laurentiis. Come profili si andrà a dragare il mercato estero”.
Tra i nomi per Giugno si fanno quelli di Fornals e Lazaro, pensi che possano essere loro i primi colpi del mercato estivo? “Sono giocatori che come profili sono adatti al Napoli. Sul calciatore del Vilarreal dico che c’è più di una semplice trattativa, visto che c’è l’accordo con il giocatore e penso che si arriverà ad un’intesa con la società spagnola. Su Lazaro dico che si sta sondando il terreno ed è un calciatore che piace a Giuntoli e al Napoli stesso”.
Come primo anno di Ancelotti a Napoli sei tra quelli che pensavi che facesse di più oppure sta andando bene? “Se si analizza il campionato di serie A è chiaro che per una serie di motivi l’arrivo di Cristiano Ronaldo ha condizionato l’intero movimento. Il Napoli inconsciamente ha pensato che di più non potesse fare e perciò non sempre riesce a rendere al meglio. Se escludiamo Malcuit, Meret e Fabian Ruiz, la rosa non è competitiva come voleva il mister e penso che essere al secondo posto sia un buon risultato se finisse così il campionato”.
Anche in questo fine settimana la VAR non è sempre stata utilizzata al meglio vedi gli episodi di Verona e del Napoli contro il Sassuolo. Come te lo spieghi? “La VAR doveva essere uno strumento che doveva dare una svolta al nostro calcio, ma purtroppo stiamo vedendo che non sempre viene utilizzato a dovere. Certi episodi non vengono analizzati al monitor e questo non va bene per il nostro movimento e crea sempre più dubbi per il suo utilizzati”.
Pensi che per dare una svolta al nostro calcio avere uno stadio di proprietà è l’unica soluzione per crescere anche in campo internazionale? “Sì, assolutamente, perché lo stadio di proprietà è l’unica strada per competere anche in campo internazionale come le strutture dell’Atletico Madrid e l’Eintracht Francoforte. A Napoli dico che finchè ci sarà la diatriba tra il Comune e il Napoli difficilmente si avrà uno stadio all’altezza della situazione. In questi casi dico che le colpe vanno divise in due. Le Istituzioni non possono scaricare le colpe solo a De Laurentiis e il presidente può fare anche lui qualcosa. Tu immagina che uno stadio bello e accogliente cosa può dare a livello di punti al Napoli, quindi va fatto tutto per trovare una soluzione definitiva”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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