La partita del San Paolo ed i suoi episodi continuano a far discutere. Quello “incriminato” maggiormente è senza dubbio quello relativo all’ espulsione di Meret, reo di un fallo si Ronaldo da ultimo uomo. L’ex arbitro Tombolini, definisce quantomeno presunzione il non utilizzare il Var in quell’ occasione:
Certe decisioni proprio non vanno giù. «Il rosso a Meret? Non c’era l’espulsione del portiere del Napoli. Vista e rivista, quell’azione non era da punire con il cartellino rosso».
Viene da chiedersi allora perché Rocchi non sia andato al Var. «È quello che mi sono chiesto anche io. La rivisitazione dell’episodio incriminato, se analizzato in maniera più approfondita, avrebbe molto probabilmente portato a una decisione differente. Per me la prestazione dell’arbitro è stata sotto tono, la sfida del San Paolo si lascia dietro troppi dubbi».
Ancelotti ha chiesto un utilizzo più frequente del Var. «C’erano falle già nel protocollo iniziale che è stato poi rivisto. Andrebbe allargato ad altre situazioni, quindi utilizzato più spesso».
L’espulsione ha indirizzato inevitabilmente partita e risultato finale. «Mi pare abbastanza evidente, gli azzurri sono stati danneggiati».
Perché Rocchi non avrebbe dovuto estrarre il cartellino rosso? «Perché innanzitutto il presunto contatto tra Meret e Ronaldo non viene documentato da alcuna immagine, quindi resta l’interrogativo principale che pesa come un macigno: il portiere del Napoli ha toccato l’attaccante della Juventus?».
Rocchi espelle, Irrati conferma e non convoca l’arbitro al monitor della moviola: ci si chiede se è stata adottata una procedura legittima. «I due arbitri hanno visto così, convinti di essere nel giusto. Possono decidere di non andare al Var a bordocampo ma mi chiedo: perché in una situazione così dubbia non utilizzare il mezzo televisivo? Il loro comportamento lascia perplessi, credo che ci sia stata presunzione in entrambi. Quell’errore poteva essere evitato».
In casi come quelli del San Paolo, così al limite, bisognerebbe però sempre andare a consultare il monitor sul campo. «C’è la fortuna di avere come supporto un mezzo tecnologico sicuramente più preciso di qualsiasi altra valutazione, quindi va sempre utilizzato».
Quindi poteva esserci l’ammonizione anziché l’espulsione. «Si, al massimo un cartellino giallo».
Il regolamento però dice che contatti del genere possono essere sanzionati anche per negligenza, imprudenza o vigoria sproporzionata. In poche parole, il solo tentativo di danneggiare l’avversario comporterebbe l’espulsione. «Non è il caso di Meret. A mio giudizio stiamo parlando di una presunzione di fallo, non basta soltanto l’intenzione di compiere un fallo».
Del resto il portiere azzurro tentava di andare sul pallone. «Appunto, questa era la sua intenzione, non certo quella di atterrare Ronaldo. Senza considerare che la traiettoria della palla andava verso l’esterno».
Il Mattino