L’impegno di Koulibaly fuori dal terreno verde è ammirevole
I luoghi di Napoli dove Koulibaly appare con maggiore frequenza sono: un ristorante giapponese e gli ospedali.
Proprio così: la passione per il sushi, certo, ma soprattutto l’impegno nel sociale.
Per lo più al fianco dei bambini: napoletani, che da anni vivono periodicamente in sua compagnia qualche momento di gioia, e con Cheikh presto anche senegalesi.
LA CASA. E allora, la Napoli di Kalidou: città segreta, verrebbe da dire, considerando che in giro si vede poco. Pochissimo: qualche cena a base di sushi insieme con Ghoulam e famiglie; le visite ai piccoli ospiti dei reparti degli ospedali e delle cliniche; qualche sortita in centro per questioni burocratiche o lo shopping. Rare, rarissime: il resto è tutto casa e famiglia. E campo, certo. Se c’è da scegliere, però, a vincere in volata è l’appartamento di Posillipo che ama visceralmente: la vista sul Golfo, con Capri sullo sfondo, e fino a quando il vento non ha deciso di tirarlo giù anche un magnifico pino modello cartolina a cui era particolarmente affezionato. Sì: quell’albero è caduto è lui rimasto malissimo.
IL DESTINO. I punti di riferimento di Kalidou, nonostante i conoscenti siano decine e decine, sono sua moglie Charline (ovviamente) e suo figlio Seni, e poi Ghoulam. Faouzi: lo considera parte della famiglia, un fratello vero, ed è ricambiato con il medesimo affetto. Appassionato di cinema e Suv, Koulibaly guida una Porsche Cayenne e quando può si diletta a bordo della sua moto d’acqua: tutto sommato cose piuttosto comuni. La vera particolarità della sua storia? Lui e Charline, pelle candida e capelli biondi, sono nati lo stesso giorno di 27 anni fa nella stessa clinica di Saint Dié des Vosges, in Francia, e poi si conosciuti a scuola. Evidentemente non per caso. Fonte: CdS