AREKIARO, dopo l’addio di Hamsik Milik sta scaldando i cuori dei tifosi napoletani

14 gol, uno ogni 103 minuti. È una media da star  

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Certe volte se ne stava da solo a contar le pecore o anche i giorni: però adesso ch’è finita, “è passata la nuttata”, può mettere in fila i gol e le modalità per arrivarci. Non si nasce Milik, ma si (ri)diventa lasciandosi alle spalle quelle turbolenti nottate perse nell’insonnia, quasi alla soglia della depressione, perché è stata dura riprendersi la vita da calciatore, senza lasciarsi travolgere da cattivi pensieri: le luci soffuse d’una sala operatoria ti segnano, non è neppure necessario esserci entrato, e se in undici mesi quel percorso t’è toccato per due volte, e dopo un legamento ne è volato via un altro, diventa inevitabile smarrirsi nella malinconia più atroce, temendo d’essere stato catapultato in un incubo irrisolvibile. Però adesso sono quindici gol, tutto compreso, e gli ultimi due, a Parma, secondo il Corriere dello Sport, racchiudono l’ampiezza di un centravanti che ha sempre dovuto liberarsi dalle ombre: arrivò e c’era quella di Higuain, il Re del calcio italiano, trentasei reti in un colpo solo e un record scolpito nel marmo; poi è comparso Cavani, un tratto di irrinunciabile nostalgia; e infine – infine? – “persino” Piatek, rimpianto senza che Napoli lo avesse mai seriamente conosciuto da vicino. 

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La Redazione

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